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Riescono forse gli enti locali competenti a far rispettare le normative vigenti in materia di circolazione dei veicoli fuoristrada?

Se lo è chiesto l’anno scorso altitudini.it affrontando lo scabroso argomento che si ripresenta in vista di ogni buona stagione.
Esemplare risulta a questo proposito l’iniziativa, già segnalata dal nostro webmagazine, delle Sezioni e Sottosezioni bergamasche del Cai impegnate a documentare la presenza di mezzi motorizzati che infrangono la legge inoltrando le segnalazioni dei soci alle istituzioni che si presumono interessate. Quanto interessate è da vedere.
Domenica 9 marzo il Corriere della Sera ha riportato una notizia inquietante: “Via libera al motocross nei boschi lombardi”. Fra le proteste delle opposizioni, la proposta di legge approvata dalla Commissione regionale agricoltura, autorizzerebbe il transito dei mezzi motorizzati come le moto nei sentieri. Un fatto per ora è incontestabile: lungo sentieri e mulattiere il transito di tali mezzi è vietato in base alla LR 31/2008.
Alla luce delle 87 schede compilate da 41 escursionisti del Cai, risultano 277 i motociclisti monitorati nel corso del 2013, come viene comunicato dalla rivista “Alpi Orobiche” (marzo 2014) edita dalla Sezione di Bergamo. Da tali schede emerge una realtà purtroppo sotto gli occhi di tutti: i mezzi circolano impunemente da una valle all’altra; pressoché inesistente la vigilanza; a prescindere dai danni provocati ai sentieri e mulattiere, della cui manutenzione si fanno carico con sacrificio i soci volontari, per molti escursionisti l’incontro con le moto rappresenta un serio problema in termini di disturbo se non di pericolo.
Presso la Sezione di Bergamo è stato intanto costituito e opera un tavolo di lavoro sull’argomento, coordinato da Luca Pellicioli, che proseguirà la propria opera di monitoraggio, denuncia e sensibilizzazione anche nell’anno in corso.

Roberto Serafin autore del post

Roberto Serafin | Giornalista professionista, redattore per un quarto di secolo del notiziario del CAI Lo Scarpone. Ha curato a Milano la mostra “Alpi, spazi e memorie” e il relativo catalogo, ha partecipato con il Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi” all’allestimento della mostra “Picchi, piccozze e altezze reali”. E’ autore di numerosi libri di montagna, tra cui l’ultimo “Walter Bonatti, l’uomo, il mito“. Con il figlio Matteo ha pubblicato il volume “Scarpone e moschetto”. Da alcuni anni di dedica quotidianamente alla sua creatura editoriale www.mountcity.it

1 commento/i dai lettori

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  1. claudio esse il12 marzo 2014

    Nelle Prealpi bellunesi (zona Mel-Lentiai) e nelle confinanti trevigiane (Valdobbiadene-Miane) sui sentieri trovo spesso moto da trial (senza targa e quindi senza assicurazione) che scorazzano impunemente. Il servizio forestale o la polizia urbana e provinciale quando arrivano sono “fuori tempo” o spesso, segnalate prima del loro arrivo.

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