Paleari_01Una guida quarantenne in piena crisi esistenziale e famigliare incappa in una cliente fascinosa e misteriosa che sembra fatta apposta per fagli perdere la testa.

In piena stagione alpinistica è costretto a districarsi tra salite programmate con i clienti, figlie che vivono con la madre separata, avvenenti gestrici di bar e inflessibili orari di funivia.

Alberto Paleari è uno dei (pochi) scrittori che parlano di montagna e di alpinismo di cui, per originalità di creazione e acume di scrittura, si può comperare a scatola chiusa un libro. Con questo suo quinto romanzo, Volevo solo amarti (Licheni, n. 108) non tradisce la sua fama e disegna un personaggio, Cristiano, il protagonista, che genera grande empatia: figlio di immigrati del sud, guida alpina per passione, amante narcisistico, marito probabilmente pessimo, padre forse peggiore.
Insomma, la distruzione programmata del cliché della guida alpina, normalmente indigeno, quadrato, sereno, affidabile. Siccome tutti gli esseri umani hanno un punto di rottura, anche Cristiano, proprio nella sua sfuggente cliente,  troverà il suo, la sua affidabilità (cioè l’identità stessa del suo essere guida) andrà a farsi benedire e la commedia umana si trasformerà presto in tragedia.

Se pecca in qualcosa, Volevo solo amarti, è per eccesso di trama, situazioni, elementi. Un ritmo meno concitato avrebbe giovato alla seconda parte della storia: almeno così ci sembra, perché le pagine più belle rimangono quelle in montagna, soprattutto quelle dove Cristiano finge di mascherare la bellezza della sua professione dietro la routine del mestiere di guida. Senza però riuscirci.
Ineguagliabili le descrizioni di cosa si pensa in montagna quando si va in montagna per non pensare a se stessi (alzi la mano chi non l’ha mai provato…). Forse bastava un editing un po’ più attento, per evitare qualche incongruenza logica nella costruzione (o una Lorena che diventa improvvisamente Laura, p. 84).

Il finale porta lontano dal Bianco e Chamonix, come un auto veloce lanciata su una corniche francese o qualche curva della costiera amalfitana. Tiene attaccato alla pagina fino in ultimo, Paleari, come un discensore tiene attaccato alla doppia. Non faccia morire il suo Cristiano Saracino, please.

Alberto Paleari, Volevo solo amarti, collana “I Licheni” n°108 – Vivalda Editori, 2012, 168 pagine – 17,00 euro

Andrea Zannini autore del post

Andrea Zannini | Storico e alpinista, vive a Udine. E’ Professore associato di Storia moderna presso l’Università degli Studi di Udine. Ha collaborato a lungo con ALP, dalla sua fondazione, e assieme a Fabio Favaretto ha scritto la guida Gruppo di Sella (1991), per la collana Guida dei Monti d’Italia, CAI-TCI. Si occupa di storia sociale della Repubblica di Venezia, di demografia alpina, di emigrazione dal Veneto al Brasile nel corso del XIX secolo e di didattica della storia. Si interessa anche di storia dell’alpinismo: Tonache e piccozze. Il clero e la nascita dell’alpinismo, CDA&Vivalda, 2003, ha vinto il premio Leggimontagna.

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