Come in un videogame, basta puntare ad un livello superiore e non sarà mai troppo tardi

per vivere una nuova vita meravigliosa. Sulla soglia dei cinquant’anni, grazie all’appoggio di nuovi amici che ho avuto la fortuna e la gioia immensa d’incontrare, mi son trovata, un po’ sbalordita, a vedermi come dentro un televisore puntare decisa a raggiungere un livello neppure ipotizzabile fino a qualche mese fa.

Parto col fresco in compagnia di un’amica, quando la notte lascia il posto all’alba, iniziamo con molta calma la ripida salita che finirà solo dopo tre ore abbondanti di cammino.
Improvvisamente, quando ormai la convinzione di riuscire comincia a vacillare, eccola la valle dell’eden. Sono accolta da un’emozione così potente, dolce e incredibile da sciogliermi.
Mi sembra di essere in un film ma nessuna fotografia né racconto può trasmettere quel che ho provato alla visione di quell’immenso anfiteatro naturale di verdi pascoli circondato da cime così sorprendenti e lungamente vagheggiate.
Ammirare i Piani Eterni e la corona dei monti, col sottofondo del din don delle vacche al pascolo, mentre scorgo una coppia di cervi, è di una dolcezza inimmaginabile e la gioia di aver superato la barriera mentale più che fisica di poter arrivare dove mi ero prefissata come sfida personale, è davvero immensa ed appagante.

Altopiano di Erera-Brendol, cime sorprendenti lungamente vagheggiate

I Piani Eterni: cime sorprendenti lungamente vagheggiate

Oggi è domenica e la sveglia mi chiama ancor

prima del solito, mi abbandono al nuovo giorno sorridendo. Dopo pochi minuti, eccomi già sulla strada, musica a tutto volume, a fendere le prime deboli nebbie autunnali, verso una giornata da vivere intensamente.
Dopo un buon caffè del buongiorno con gli amici, io e Maria ci dirigiamo verso il Parco Naturale di Paneveggio dove, tra magici panorami, giungiamo agli ameni laghetti del Colbricon.
Il riflesso delle cime innevate e il giallo vivido dei larici dentro gli specchi d’acqua, così nitido e sorprendente, ci dà una gaiezza molto simile alla ricreazione dei tempi della scuola elementare. Ci abbracciamo, esultiamo allegre ed emozionate in sintonia, sentiamo le farfalle nello stomaco, la vita è bella!
Ricreazione perché è un rigenerarsi dalla quotidianità, dalle inevitabili piccole delusioni che a volte arrivano proprio da chi non te l’aspetteresti, dall’insofferenza di ripetere le cose venute a noia che, fortunatamente, non ti appartengono più.
Un creare di nuovo, un rimodellarsi migliorando.

Specchio al Colbricon

Specchio al Colbricon

“Invitami a bere un bicchiere di sole spiegami

senza parlare che gusto ha…” canta Malika Ayane dalla mia autoradio, mentre, chiesto ed ottenuto un insperato permesso per l’uscita anticipata dal lavoro, mi dirigo divertita verso gli amici che mi stanno aspettando per un’escursione a sorpresa. Qualcosa che avrei potuto desiderare ma non osavo, che senza pensarci probabilmente speravo.
Con spontanea allegria arriviamo alla meta, il suggestivo lago di Calaita, muovendoci in un tripudio di colori, riflessi e luci emozionanti.
I sensi sono saziati dalla natura così esuberate che a momenti mi sento fantasticare di precipitare nel lago per un bagno di colore e poi di volare sulle Pale librando sopra il bosco macchiato dai caldi colori autunnali in una sensazione di gradevole serenità.

Ieri, un’altra giornata da rubricare come

indimenticabile. Ingredienti:
– amici: pochi e di ottima qualità;
– ambiente naturale: magico e raggiungibile in poco tempo;
– periodo: quello giusto come orario e stagione;
– stato d’animo: disteso, talvolta brillante, un po’ romantico.
Breve consultazione all’ultimo momento e partenza immediata verso il punto d’incontro subito dopo la mattinata lavorativa. Mi sento così frizzante solo all’idea.
Quando ci troviamo i nostri volti sorridenti e gli occhi vispi parlano per noi, tuttavia abbiamo così tanto da raccontarci che, immediatamente sintonizzati ancora una volta sulla stessa lunghezza d’onda, ci riveliamo l’un l’altro tutto quel che ci passa per la mente ora a parole ora con gli sguardi.
E’ la stessa sensazione appagante di affinità di quand’ero sedicenne e con gli amici più cari, oggi come allora, mi sento reciprocamente compresa, valorizzata, benvoluta, amata, insomma… felice.
La semplice passeggiata si rivela magnifica, non potrei desiderare nulla di più straordinario, tanto da arrivare a commuovermi, e non da sola, per la bellezza di quel che vedo e le sensazioni che affiorano.
Forse è vero, mi basta poco, ma che percezione struggente di beatitudine, quando, brillando al tramonto, la neve d’intorno si tinge d’azzurro. Dirimpetto a noi, la catena innevata dei monti che ammiriamo rapiti, passa in rassegna i toni del rosa duettando col cielo che lieve lieve si fa intensamente sempre più blu.
Infine la volta del cielo ci svela il firmamento.

Ambiente magico sul monte Garda

Ambiente magico sul monte Garda

A oriente, una luce rosata indica l’incombente

sorgere del sole, mentre la luna piena, ancora così incredibilmente luminosa, verso occidente si avvia pigramente a calare.
Malgrado sia domenica, il suono della sveglia è assai gradito; è la prima vera escursione dell’estate a chiamare ed io, con grande gioia, rispondo “presente!”.
Mi avvio euforica al volante della mia Panda azzurrocielo che come un veliero mi porterà in luoghi lontani, imbarcando sulla via una cara amica, ancora una volta compagna d’avventura di evasione dalla quotidianità.
E’ con noi fin da subito un’allegra sintonia, siamo le prime ad arrivare al parcheggio di passo Rolle e divertite ci incamminiamo verso il monte Castellazzo. Guadagnata capanna Cervino siamo baciate dal sorgere del sole, e le cime intorno a noi sembrano diventare sempre più luminose al nostro passaggio. Contemporaneamente, neanche fossimo due fate, inizia la sfilata delle fioriture alpine al ritmo del nostro batticuore, che sia merito delle bacchette del nordic?
Genziane, papaveri di montagna, rododendri e decine di altri fiori, comparendo qua e là, ci mandano in visibilio, non sappiamo più dove guardare né cosa fotografare!
Salendo verso la cima del monte Castellazzo calpestiamo l’ultima neve e, in un’atmosfera paradisiaca dove la natura circostante armonizza ogni viandante col creato, compare all’improvviso la statua del “Cristo pensante”.
Appresso la pausa panoramica, arriva la folla che abbiamo avvistato salire in processione, così noi scendiamo compiaciute in compagnia di un vento impetuoso foriero di grossi nuvoloni grigi.
I nostri cuori affiatati se la ridono beati, colmi di gratitudine.

Ivana Bizzotto autore del post

Ivana Bizzotto | Sedentaria da sempre, sulla soglia dei cinquant'anni, grazie all'appoggio di nuovi amici che ho avuto la fortuna e la gioia immensa di incontrare, mi son trovata, un po' sbalordita, a frequentare ed amare la montagna, fatto neppure ipotizzabile fino a qualche mese fa. Abito a Castelcucco (TV).

18 commento/i dai lettori

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  1. maya il29 settembre 2013

    si si, è così, è come se d un tratto tutti i tuoi sensi si espandano…la fatica è tanta, ma gli occhi vedono di più, gli odori, i sapori, le emozioni tutto al cubo, e lì, a quel punto, ci si sente tutt’uno con la bellezza…brava, me l’hai fatto rivivere..

  2. Luna il23 settembre 2013

    Un messaggio di buona vita, cose semplici ed uniche come la natura e l’amicizia che ci fanno stare bene con noi stessi e ci confortano nei momenti meno belli.
    L’autore si immerge nella positività che la natura trasmette, con gli occhi di chi sa vedere il meraviglioso che ci circonda, sensazioni amplificate dalle buone amicizie che accompagnano.
    Parole di entusiasmo da bambino, che sanno di rinascita, di gioia di vivere, di positivo. La natura e l’amicizia ci salveranno ….questo mi trasmette l’autore.

    • Ivana Bizzotto
      Ivana Bizotto il26 settembre 2013

      Sono incantata a leggere i vostri commenti. Siete tutti esagarati e vi ringrazio .
      Essere compresi è veramente un bel regalo :-)

  3. Supermario il17 settembre 2013

    La poesia e l’entusiasmo dell’autore ci invitano ad imitare la sua esperienza montana. Bel racconto con alcuni passaggi molto originali

  4. Mistral il4 settembre 2013

    Questo insieme di racconti è una ventata di fluida leggerezza narrativa.
    L’entusiasmo che comunica chi scrive fa si che coinvolga con interesse anche il lettore.
    Ma è più quella frenesia infantile nello scoprire nuovi posti e nuove sensazioni dell’autore che fa sorprendere ed affascinare il lettore stesso.

    • Ivana Bizzotto
      Ivana Bizzotto il28 settembre 2013

      Mi inchino a tanta esagerazione …
      Sarà merito del fanciullino di pascoliana memoria quel provare sensazioni che sfuggono alla ragione…anche quando non frequento la montagna ?
      Grazie.

  5. lolly il2 settembre 2013

    sembra di sentire aria e profumi di montagna accarezzarmi la pelle…bello, semplice, genuino…mi piace!

  6. lolly il2 settembre 2013

    bello,semplice,genuino….sembra di respirare l’aria pulita di malghe e quel vento leggero accarezzarti le guance…profumo di natura solo leggendo….MI PIACE.

  7. Elisabetta Taschin
    ely il29 agosto 2013

    Leggendolo mi pareva di rivivere l’ingenua meraviglia che mi coglie ogni volta che davanti agli occhi si aprono scorci o paesaggi inusuali. Bello e coinvolgente. Grazie

    • Ivana Bizzotto
      Ivana Bizotto il26 settembre 2013

      Quanto mi fa bene quell’ingenua meraviglia !!! <3 grazie a te !!!

  8. calcatreppola il11 agosto 2013

    Un racconto vero, sincero, ricco di emozione, sentimento e con l’entusiasmo di chi scopre e continua ad apprezzare la bellezza della natura e dell’amicizia!

  9. Stella Alpina il8 agosto 2013

    Racconto che ti prende per mano e ti accompagna in luoghi fantastici. Frizzante e scorrevole in ogni particolare. Contagioso: ti prende la voglia di andare e essere lì su quelle montagne ad ammirare quelle luci, quei colori e quello spettacolo che è la natura!!!!

    • Ivana Bizzotto
      Ivana Bizotto il26 settembre 2013

      In effetti sono stata proprio contagiata, mi è dolce “il malanno dell’escursionista” ;-)
      E’ davvero emozionante scoprire in questo e negli altri commenti di esser stata così compresa

  10. Gaia il5 agosto 2013

    Mette voglia di partire, di camminare, di scoprire… E pensare che io sono pure pigra! :)

  11. aldo il5 agosto 2013

    bellissimo racconto…genuino!! ;)

  12. Eduardo Montagner il15 luglio 2013

    Veramente uno scritto vivido, intenso, coerente. Lo descriverei con una delle mie parole favorite: NITIDO. Viaggio spirituale con cui, come scrive l’autore, si lasciano indietro quelle cose del mondo che non ci appartengono più perché abbiamo deciso di appartenere invece all’abbraccio sublime della natura e nutrirci dei pochi e veri amici. Più che evasione, immersione assoluta nella fondamentalità dei rapporti umani e naturali. Contenuto nitido, scrittura altrettanto nitida.

    • Ivana Bizzotto
      Ivana Bizotto il26 settembre 2013

      Mamma mia! Non avrei saputo dirlo meglio..”si lasciano indietro quelle cose del mondo che non ci appartengono più perché abbiamo deciso di appartenere invece all’abbraccio sublime della natura e nutrirci dei pochi e veri amici. Più che evasione, immersione assoluta nella fondamentalità dei rapporti umani e naturali”
      Grazie !!!!

  13. B&B Bucaneve il10 luglio 2013

    Sì, veramente splendidi posti, ricchi di fascino e emozioni, sempre diverse ogni volta…

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