Dalla Valle Aurina al Brennero, il trekking “della solitudine” si sviluppa tra Italia e Austria lungo la linea di confine, attraverso vallate incantate al cospetto di ghiacciai tanto maestosi quanto severi
Partiamo dalla Valle Aurina, estremo lembo nord-orientale del territorio italiano, per raggiungere il Rifugio Tridentina. Siamo tra la Vetta d’Italia e il Picco dei 3 Signori e girando lo sguardo a destra e a sinistra è difficile giudicare quale sia la vista più appagante: se i tormentati ghiacciai delle cime a Sud o le pietraie e le forme andine delle Alpi Aurine a Nord.
Dal Rifugio Tridentina il percorso si snoda lungo la Via Vetta d’Italia (Lausitzer Weg) sulla destra orografica della valle fino a scavalcare il confine per entrare in territorio austriaco alla Forcella di Campo (Heiliggeistjochl) e raggiungere il Plauenerhütte al termine di una lunga traversata.
Siamo entrati nella Zillertal, una zona dove la natura esplode in tutta la sua bellezza, ricca di storia e leggende e dove l’antica tradizione turistica è testimoniata dalla presenza di numerosi rifugi.
Il nostro cammino prosegue ora lungo un tratto del famoso Berliner Höhenweg, che con percorso ad anello congiunge i rifugi del Parco Naturale delle Zillertaler Alpen originariamente tutti appartenenti alla DAV di Berlino. Dal Plauenerhütte raggiungiamo la diga e con autobus le località di Mayrhofen e Finkenberg. Qui un sentiero che sale con numerosi tornanti nel bosco conduce al Gamshütte, su una terrazza panoramica dove la vista abbraccia le conche della Zillertal e della Tuxertal e le cime e i ghiacciai delle Alpi Aurine (Floitenkees, Dristner, Großer Löffler, Ahornspitze).
Sul muro del rifugio, davanti a noi, spicca un bel cartello giallo della sentieristica locale con indicazione delle destinazioni e dei tempi. La prima riga dice: “Friesenberghaus 9St”. Che accoglienza! E’ la nostra prossima destinazione e abbiamo tutto il tempo per convincerci che il giorno dopo non ci aspetta una “passeggiata”.
E’ infatti una lunga traversata (14 km) quasi interamente su pietraie che percorre ben sopra i 2000 metri tutto il versante alla sinistra orografica della Zemmtal e della Zamsertal, le valli che dal Passo Vizze scendono in territorio austriaco verso Mayrhofen. La vista dei ghiacciai di confine verso Sud è emozionante. Sfilano uno dopo l’altro Floiten Spitze, Schwarzenstein (Sasso Nero), Horn Spitzen (con il Monte Corno), Turnerkamp (Cima di Campo) e Großer Möseler, Breitnock. Hohe Weißzinnt (Punta Bianca), Hochfeiler (Gran Pilastro). Mamma mia!
Dalla Friesenberghaus il nostro programma prevede di rientrare in Italia, o almeno sulla linea di confine, e per questo proseguiamo verso l’Olpererhütte, scendiamo alla diga e risaliamo la Zamsertal fino al Passo Vizze e omonimo rifugio. Da qui passando sotto la Croda Alta, il Monte Cluppe e Cima La Gerla (Kraxentrager) raggiungiamo l’Europa Hütte, ultima sosta ad alta quota prima del rientro a valle.
Il rifugio ha una storia lunga e affascinante da raccontare, simbolo della collaborazione tra genti lontane (quelle di Vipiteno e di Landshut nella Bassa Baviera) ma unite dalla passione per la montagna e dalla voglia di popolare queste cime con un segno di civiltà che fosse allo stesso tempo segno di collaborazione e unione dove la natura e la storia avevano nel tempo creato solo ostacoli e contraddizioni.
Cima La Gerla si raggiunge in breve dal rifugio e se appena è possibile vale la pena salirci perché il panorama da lì è a 360° e così vasto e ricco di cime e valli da rendere impossibile o almeno molto ardua qualsiasi operazione di riconoscimento.
E’ ora di scendere a valle, ahimè, e lasciare che la mente conservi per sempre il ricordo di questi luoghi e delle tante emozioni che ci hanno scosso percorrendoli a piedi uno dopo l’altro.
Seguiamo il crinale passando la Punta Lago Romito e prima della Spina del Lupo prendiamo un sentiero che scende a Caminata in Val di Vizze. Il dislivello è notevole ma il sentiero è ripido e in poche ore siamo a destinazione.
Eccoci arrivati, dopo aver percorso 5600 metri in salita, 4800 metri in discesa, per uno sviluppo complessivo di 68,7 chilometri.
Ma dove siamo arrivati? Noi stavamo bene lassù.
I nostri occhi e la nostra mente non vogliono scendere a valle.
gg trek | partenza | arrivo | diff. |
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1° giorno | Pratomagno (1623 m) | Rifugio Tridentina (2441) | E |
2° giorno | Rifugio Tridentina (2441) | Plauener hütte (2363 m) | EE |
3° giorno | Plauener hütte (2363 m) | Gamshutte (1921 m) | E |
4° giorno | Gamshutte (1921 m) | Friesenberghaus (2499 m) | EE |
5° giorno | Friesenberghaus (2499 m) | Passo Vizze (2275 m) | EE |
6° giorno | Passo Vizze (2275 m) | Europa/Venna alla Gerla (2690 m) | EE |
7° giorno | Europa/Venna alla Gerla (2690 m) | Caminata (Val di Vizze) | EE |
1 commento/i dai lettori
Partecipa alla discussionemi sembra un bellissimo percorso! mi daresti per cortesia qualche indicazione sui tempi delle tappe e su un eventuale guida utile? Grazie! Betulla