Particolare del Castel Firmiano, sede del museo di Reinhold Messner

Particolare del Castel Firmiano, sede del museo di Reinhold Messner


Alessandro Pelicioli (ha partecipato al Blogger Contest.2016) in questo report racconta la sua esperienza all’IMS. Nella veste di “inviato speciale aggiunto” Alessandro si è unito a Sara Taiocchi, Tatiana  Bertera e Jean Pierre Perrier, vincitori del premio speciale IMS, con il compito di raccontare ai lettori di altitudini l’edizione 2016 dell’International Mountain Summit (IMS) che si è svolta a Bressanone dal 14 al 16 ottobre 2016.


Abbiamo vissuto una tre giorni nel Sud Tirolo, partecipando all’IMS di Bressanone: festival della montagna in cui si conciliano incontri e escursioni, parole e passi.
L’International Mountain Summit, già nel 2015 era stato in grado di sorprendermi per la sua capacità di offrire molteplici contenuti legati al mondo della montagna, grazie ad un approccio variegato e poco convenzionale. E anche il programma di quest’edizione è stato in grado di ispirarne di nuovi. Se da venerdì 14 a domenica 16 ottobre eravate nei paraggi di Bressanone, questo è quanto avreste potuto vedere all’IMS.

Mountain Messner Museum – Firmian
Il Mountain Messner Museum di Firmian è il primo dei sei musei, curati dall’alpinista sud-tirolese che proprio in questo ottobre ha festeggiato il trentennale dalla salita dei 14 ottomila. Lo abbiamo raggiunto tramite autobus messi a disposizione dall’organizzazione e una volta al suo interno siamo stati accolti da Messner in persona. Al suo messaggio di benvenuto ha fatto seguito una breve presentazione dei musei che portano il suo nome, ognuno dei quali è stato realizzato, collocato e allestito, secondo un ben chiaro e differente concetto di montagna. Il castello di Firmian è un luogo prezioso, non solo per l’aspetto architettonico e storico della struttura difensiva, ma soprattutto per ciò che custodisce. Nelle sue stanze si possono ammirare infatti veri e propri cimeli alpinistici – come la tuta di Bonatti durante l’ascesa italiana al K2 – così come pannelli che raccontano la geo-politica locale, video proiezioni e mostre temporanee. A dare ulteriore profondità a tutto, v’è l’atmosfera spirituale che permea l’intero fortilizio trasmessa da numerose raffigurazioni di divinità orientali così come dalla presenza di un enorme chokhor.

Photo Contest IMS, Ueli Steck & Robert Bosch
Il Forum di Bressanone è da sempre il fulcro delle varie attività del IMS. Durante la settimana del festival ha accolto proiezioni (come la prima mondiale di “Still Alive”, regia di Reinhold Messner), così come ospiti illustri, fra i quali Romano Benet e Nives Meroi, presenti nei giorni precedenti. La serata del venerdì ha visto invece alternarsi sul palco, dapprima i vincitori del contest fotografico IMS, suddivisi nelle quattro categorie del concorso – Action, Mountain face, Nature, Dji award – e poi due figure alpinistiche originarie della Svizzera. Ueli Steck, del quale vi proporremo in un secondo momento l’intervista e Robert Bosch, alpinista e fotografo che ha raccontato e condiviso tramite numerose meravigliose immagini, la sua doppia eppure indistinguibile, passione.

Assemblea Generale UIAA
L’assemblea generale UIAA (Union Internationale des Associations d’Alpinisme), intendeva rappresentare un momento di incontro fra le varie delegazioni membro. Una occasione per confrontarsi su aspetti burocratici e normativi, sull’evoluzione delle sue discipline, sulle questioni ambientali ma anche opportunità per condividere l’amore per la montagna e  per ciò che essa rappresenta. Il summit durato l’intera giornata del sabato, ha personalmente, vissuto il momento più emozionante nella sua prima fase, allorquando esponenti di 5 paesi hanno chiesto di entrare a far parte della UIAA: il Kazakhistan, l’Albania, il Guatemala, il Marocco e l’Afganistan. Candidatura, che per quest’ultimo paese è stata portata avanti da Sediqa Noristan, giovane presidente femminile del movimento mediorientale ed originaria di Kabul, che velo intorno al capo, ha parlato delle proprie montagne e di come il mountaneering possa rappresentare una modalità di riscatto per il proprio paese.

Paul Preuss Award & Still Alive Story
La serata del sabato ha vissuto dapprima la consegna del premio alpinistico Paul Preuss ad Auer Hansjorg, onorificenza che il climber austriaco non si aspettava minimamente di ricevere. La sua presenza a Bressanone ed in sala, era infatti dovuta alla tavola rotonda programmata sempre per il sabato sera e che coinvolgeva il cast – all’interno del quale Auer rivestiva un ruolo di protagonista – di “Still Alive” il primo lavoro cinematografico di Reinhold Messner. Pellicola che fra l’altro è stata eccezionalmente riproposta – subito dopo la premiazione – con la fondamentale traduzione in lingua italiana avvenuta in diretta: traduzione resasi necessaria visto che la sua distribuzione è per ora destinata ai soli paesi di lingua tedesca. Alla proiezione ha poi fatto seguito un breve dibattito, intavolato dagli alpinisti/attori presenti nel film ed incentrato sull’incidente in quota occorso a Gerd Judmaier e Osvald Oelz, nel settembre 1970 sul monte Kenya.

UIAA Walk
Meta della passeggiata e dell’incontro conclusivo dell’UIAA è stato il rifugio Plose, sopra Bressanone. Incastonati in uno scenario incantevole il giornalista Sandro Filippini ed il presidente della commissione medica CAI Luigi Festi hanno dialogato e parlato del legame che unisce la medicina alla montagna. Un connubio che deve portare il medico alpinista non necessariamente a salire l’Everest, ma piuttosto a formarlo affinché possa conoscere perfettamente cosa accada agli alpinisti che si dedicano all’alta quota. Argomento che si è poi allargato a considerazioni legate al malcostume di coloro che per imperizia o mancanza di responsabilità, divengono causa di incidenti e fonte di pericolo per se stessi, quanto per i soccorritori.

L’ambiente dell’IMS si è rivelato come la montagna stessa: foriero di occasioni d’incontro e crescita, momento di condivisione e di scoperta.

Il presidente della commissione medica CAI Luigi Festi accanto a Sandro Filippini

Il presidente della commissione medica CAI Luigi Festi accanto a Sandro Filippini

Alessandro Pelicioli autore del post

Alessandro Pelicioli | Il mio nome è Alessandro e dal 1979 sono circondato da una splendida famiglia. Scrivo, leggo, cammino e sempre cerco con Sara – nella cenere dei giorni e con l’intento di condividere – solo ciò che è bello. Perché una cosa bella, Keats insegna, è una gioia per sempre.

4 commento/i dai lettori

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  1. luciano pellegrini il27 ottobre 2016

    Mah… sembra un vademecum per la spesa! Attenzione, qualcuno potrebbe non gradire questo commento per il fatto che sono dispiaciuto… Assolutamente NO, accetto democraticamente il giudizio della commissione. Avrei preferito raccontare “la montagna”, intervistare alpinisti, escursionisti, scendere nella loro realtà. Chiedere cosa pensano dell’ambiente, dell’ECOCIDIO DEL PIANETA. Insomma, raccontare le loro e le mie emozioni. Immagino che così sarei stato più coerente all’idea del programma

    • Alessandro Pelicioli
      Alessandro Pelicioli Autore il27 ottobre 2016

      Grazie per la tua opinione Luciano! Il mio contributo intendeva espandere il programma, dando qualche informazione in più in merito alle varie attività, visto che dal sito IMS stesso è difficile raccogliere maggiori informazioni. Nel suo complesso comunque, la bellezza della scrittura e della vita sta anche in questo: vedere e scoprire punti di vista differenti, all’interno dei quali ognuno di noi da spazio a ciò che si ritiene più importante. In questo caso per me era importante scrivere quanto hai letto. Di certo grazie per il tempo che mi hai concesso.

      • luciano pellegrini il28 ottobre 2016

        risposta pacata, educata.E’ vero che sulla pagina web di IMS è difficile avere notizie. Poi, ognuno liberamente, avrebbe raccontato le sue impressioni come meglio voleva. Io scrivo reportage ed altro, quindi mi sarei focalizzato, per esempio, sulla escursione al rifugio. Ma va bene quello che hai scritto. E’ un periodo difficile per i giornalisti, ti sarai reso conto che la libertà di stampa, di critica, la libertà di replica, non esistono più. E’ difficile pubblicare anche le vignette! Accontentiamoci di comunicare sui blog!

        • Alessandro Pelicioli
          unaletteraduefoto il29 ottobre 2016

          Credo fosse l’unica risposta ragionevole e dialogante, così come credo che volendo dare un taglio più soggettivvo, l’articolo stesso avrebbe avuto un altro respiro, ma sarebbe stato probabilmente meno descrittivo e divulgativo. Per il resto, come dici la libertà di stampa è sparita e quello che stanno vivendo i giornalisti o i semplici amanti delle parole, è una partita dall’esito non scontato, seppur compromesso… Guardando però chi legge e scrive su questo sito, non posso che essere ottimista e pensare che vi siano ancora tante possibilità di vittoria, per chi come noi ama una matita ed un foglio bianco. / http://unaletteraduefoto.wordpress.com

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