“Il secchio del latte era sacro”, ci ha detto, e “le castagne: a mucchi, nel sottotetto, dolce farina
nell’inverno”.
I passi lenti dei montanari, la crescita silenziosa degli alberi sono il contrappeso ai balzi scroscianti del ruscello.
L’acqua trasparente, disponibile, incanalata nel lavatoio.
Panni lavati e rilavati, consumati nel contatto tra l’uomo e la terra.
Ma la lavandaia sogna acque più benevoli.
Silenzio tra le piante, da trecento anni si rigenerano.
Capitelli e immagini sulle case, voti per una vita meno grama.
Anche i massi sono provvidenziali: ciottoli sulla via e nei muretti.
Le ripide vallette, le magre malghe a cui calava dall’alto il pastore con le capre, oggi restano solitarie, scompaiono tra le nubi;
nel pianoro assolato, strette le case, risuona una vecchia campana.
9 commento/i dai lettori
Partecipa alla discussioneBravo Paolo veramente bello il tuo video e le tue parole spratutto le campane di Barga !
Sono lieto che il suono ti rievochi campane che conosci.
Paolo
Trova nella valle cose antiche e forse eterne: fatica, lavoro, sogno e bellezza. Sacralità della vita.
belle parole, dolci nostalgiche immagini… incontro tra passato, vecchi ricordi di nonni e genitori, e presente di paesaggi ancora autentici nella loro naturalità.
Profuma di antico ed ha il sapore di vecchi ricordi, di antiche emozioni non ancora sopite.
Tecnicamente ben fatto. ciao
Bello, commovente ed interessante il rievocare le passate attività contadine. Natura a volte pacata
a volte impetuosa descritta con grande sensibilità.
Bello questo “Percorso in bassa Valsugana”, ben contestualizzato.
Anche il sonoro è appropriato
Complimenti! Buona Montagna e Felice Vita da Dorino.Mandi
Bella e significativa questa testimonianza poetica di una passeggiata silenziosa nel passato.