Anna

di Alice nel Paese delle Meraviglie (Belluno)

Tornando a quel venerdì di luglio i ricordi si affollano e sgomitano per ritornare vivi alla memoria, vivo non poco di passato questo è vero, avevo da poco troncato una storia con un uomo che ero convinta sarebbe stato l’uomo della mia vita, per sempre, che parola enorme…, vabbè non divaghiamo…

Dunque era da poco successo il fattaccio quando vedo appeso in piazza, nella bacheca del CAI, il programma di un trekking di tre giorni sulle Vette Feltrine… tra me e me mi dico: posso provarci, detto fatto telefono ed eccomi iscritta!

Cose mai viste. Non ce la farò mai mi ripetevo, mai!

Finalmente arriva quel benedetto venerdì (oltretutto ero anche reduce da un paio di devastanti lezioni in palestra) quindi gambe dure e testa pesante.

Ma un bidone certo non ci stava, parto con la mia auto e le mie cosine alla volta di Santa Giustina, dove ritrovo i partecipanti alla gita e ci spostiamo tutti insieme verso Soranzen dove avremmo preso, come da programma, i mezzi pubblici alla volta di Feltre e successivamente di Croce d’Aune.

Arrivati a Croce d’Aune inizia la nostra vera avventura, iniziamo a salire a piedi verso il rifugio Dal Piaz, nove personaggi pressoché sconosciuti…. come farò?

All’inizio le parole uscivano a fatica, quasi … “pesate”, chi si celava dietro gli occhiali scuri, chi dietro i pensieri ancora legati al proprio lavoro, lasciato appena pochi minuti prima, chi semplicemente intimidito dal trovarsi tra “perfetti sconosciuti”, ma già dopo i primi passi la mente si rilassa, la fatica ci accomuna ed anche le parole escono più naturali.

Tra queste persone a distanza di un anno ancora ci vediamo, il legame instauratosi in quei giorni di montagna perdura e diventa sempre più forte,  il merito lo dò tutto o in gran parte alla montagna e a quei tre giorni passati lontano da tutto ciò che era conosciuto.

Tra fiori, colori, roccia prati sassi l’anima si quieta e trova il suo spazio per accomodarsi con le altre, per vedere la vera faccia della vita.

L’amore verso le altre persone, la natura e quello che ci circonda lo possiamo ritrovare ogni volta che, indossati gli scarponi, ci avventuriamo in quel mondo totalmente diverso e primitivo, dove ritroviamo le nostre vere radici.

Non è per tutti perchè la montagna può essere faticosa e, se non rispettata, al di sopra delle nostre possibilità , ma un semplice giro in montagna può davvero salvarci la vita.

Di sicuro, ci aiuta a scoprire aspetti di noi stessi che non conoscevamo o tenevamo nascosti e anche a capire che i nostri limiti possono spingersi più lontano di quello che, prima della partenza, potevamo anche solo immaginare.

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1 commento/i dai lettori

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  1. Lara il18 settembre 2012

    Molto bello e toccante.
    Lara

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