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Castello di Punta Troia, Marettimo

Castello di Punta Troia, Marettimo

MARETTIMO, VIAGGIO TRA MONTI E CASTELLI:
STORIA DI UNA PELLEGRINA ERRANTE

testo e foto di Veronica Crocitti (Messina)
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La sveglia suonò brusca, era l’ora di alzarsi.
Marettimo mi stava aspettando con i suoi odori, i suoi sapori, la sua essenza isolana, marina e montana assieme. Un connubio genuino capace di ridestare in me l’animo selvaggio di un tempo, quello che la quotidianità tentava di uccidere giorno dopo giorno.

Misi lo zaino in spalla e partii. Per dove? Poco importava. Volevo salire, in alto, sempre più in alto. Monte Falcone mi osservava dai suoi quasi 700 metri. La mia casetta stava a livello del mare, in quel porticciolo di marinai in cui tutte le abitazioni hanno il tipico colore bianco e blu.

Arrivai in cima senza mai fermarmi. Fu una salita impervia, il sentiero talvolta si perdeva nei meandri del monte, il caldo iniziava a farsi sentire nonostante l’orario inconsueto. Sentivo la natura ridestarsi sotto i miei piedi, una brezza leggera di vento regalava ristoro ad anima e corpo. Ogni tanto, un paio di occhietti gialli faceva capolino da dietro un masso cespuglioso. Ero sola ma non avevo paura, la natura sa essere benevola con chi la ama.

Camminai per un paio di ore, senza sosta. Avevo smania di arrivare in cima perché sapevo che, soltanto dalla vetta, il mio sguardo avrebbe dominato su tutto.

E così fu. Le Isole Egadi giacevano ai miei piedi, figure stupende addormentate al chiarore dell’alba. Favignana era la mia farfalla, Levanzo un puntino verde nel profondo blu. Ero lassù che mi beavo di tutto questo quando vidi quell’insolito castello, minaccioso e irreale, posato come un fiore in cima ad una montagnola. Solo una landa di terra teneva quella strana penisola attaccata alla sua terra madre. Fu un attimo. Rimisi lo zaino in spalla e partii.

Tra pareti di roccia, strapiombi sul mare, scaloni di granito plasmati dalla natura per viandanti e avventurieri, arrivai alla base di Punta Troia. Sapevo che l’avventura non era ancora finita, sapevo che sarei dovuta arrivare di nuovo in cima, sempre in cima. Lo stradone si arrampicava ondeggiante, invogliandomi a proseguire senza alcun timore. Nel mio avanzare incontrai anche una biscia, nera come la pece. Ci fissammo per un istante e poi ognuno di noi proseguì verso la propria meta. Lo presi come un incontro di buon auspicio. Quando infine toccai il castello, sentii invadermi da quella dolcezza estasiata che solo un sacrificio autentico riesce a regalare. Avevo camminato per più di sei ore eppure non trasudavo stanchezza, trasudavo vita. Guardai il mare che mi circondava, di un azzurro talmente intenso da abbagliarmi. Ricordo solo che urlai: “Finalmente sono viva!”.

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Veronica Crocitti_bc16_voltoVeronica Crocitti | 28 anni, siciliana nel sangue, giornalista nella vita, appassionata di trekking, montagne e viaggi in tutti gli altri giorni dell’anno. La noia della quotidianità annienta il mio amore viscerale per la vita, tende ad “appassirmi”. Per questo viaggio, scalo montagne, indosso i panni del “pellegrino errante” e parto alla scoperta di mondi nuovi e fantastici. #TrekkingConVeronica è il mio ultimo progetto.

Il mio blog | Scorci di Mondo (www.scorcidimondo.it) è un blog di viaggi nato con l’obbittivo di raccontare sfaccettature nascoste, esperienze particolari, tour inediti, avventure uniche e magiche attraverso foto, video, consigli. Ogni “scorcio di mondo”, in quanto intrinsecamente singolo ed irripetibile, ha una storia che val la pena di esser raccontata. Noi facciamo questo, diamo voce ai viaggi – http://www.scorcidimondo.it

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Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

3 commento/i dai lettori

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  1. Grazia Grazia il15 settembre 2016

    Considerato che il contest permette di scrivere al max 400 parole, a me questa storia breve e’ piaciuta. Brava Veronica

  2. Ernesto Majoni
    Ernesto Majoni il4 settembre 2016

    Ma Marettimo, l’isola che non c’è, – a te, isolana doc – provoca soltanto “emozioni” da poche righe?
    A me, ha dato ben altro che non fosse il ricordo di semplici salite e discese e bisce nell’erba!
    Monte Falcone è un pezzo di Dolomiti scagliato nel mare!
    Non mi piace. / http://ramecrodes

  3. Iside Del Fabbro il4 settembre 2016

    MAH.. per chi a Marettimo c’è stato e l’ha girata zaino in spalla, mi pare molto riduttiva questa descrizione…. il percorso per punta Troia dal Monte Falcone tocca varie punte, tutte suggestive e degne di nota… e dal paese fino alla vetta del Monte Falcone c’è da scrivere un pò di più… NON MI PIACE!

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