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Luci primaverili nella gola nord est del Fuart (ph Battistutta Marco)

Luci primaverili nella gola nord est del Fuart (ph Battistutta Marco)

Saverio D'Eredità foto
Palermitano di nascita trapiantato in Friuli qui ho cominciato a percorrere le montagne, prima come semplice escursionista, passando poi a percorsi più difficili e all’arrampicata. Una montagna vissuta in ogni stagione e attraverso tutte le discipline, alla quale accosto la passione per il racconto e la descrizione degli itinerari.

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E NON UN SOLO GIORNO ANDRA’ PERDUTO

di Saverio D’Eredità (Udine)

Salimmo ad una certa distanza gli uni dagli altri, come solo si conviene a certi avvicinamenti in cui la testa sembra battere più del cuore, alla ricerca della concentrazione giusta, di un pensiero calmo e sottile che possa assorbire le ansie e tramutarle in azione. Restammo come sempre soggiogati da questo altare di pietra che sovrasta i dolci pendii stesi ai piedi delle pareti: per la prima volta dopo l’inverno ci presentavamo al cospetto del Fuart, curiosi di osservare gli effetti delle copiose nevicate. Tutto sembrava sollevato, ricolmi i canali, gli zoccoli, i ghiaioni persino, come per l’effetto di un’alta marea.
Aprile è un mese molto propizio alle salite su neve e ghiaccio in Giulie. Rispetto alle atmosfere grigie e buie dei mesi invernali, in questo periodo la luce ritorna a sfiorare i contorni del cielo, ridà profondità agli orizzonti e quasi coraggio. Appena fuori dal primo tratto incassato tra le pareti uscimmo a destra sulla spalla, concedendoci un momento di sosta prima di tuffarci nel cuore della gola. Essa appariva ora elegante e sicura, una linea ideale, restituita dalle battaglie dell’inverno in condizioni perfette per la salita.
Dopo una cicca e due strucchi scaramantici, l’assetto da salita fu completo. Solo i nostri polpacci protestarono un po’ all’inizio, ma man mano il ritmo della gola ci assorbì del tutto, sorpresi quasi dalla nostra rapidità e scioltezza. Il canale, completamente livellato dai metri di neve, non presentava quasi nessuno dei salti che lo caratterizzano. Tutto era sepolto.
Adoro l’inverno perché esso sovrasta ogni cosa colmandola, sommergendola, livellandola. Una marea lenta ed inesorabile che ricopre tutto, smorza le asperità, plasma le forme. E niente come la neve ci riporta la cifra delle stagioni, del tempo che passa, il senso di un ritmo profondo. Porta la grazia sopra ogni cosa e ciò che era brutto e triste, o semplicemente grigio, si riscatta. Come queste giornate infinite, in cui la montagna ti entra dentro come un fiume in piena.
Passo passo avremmo misurato la montagna nella sua interezza, quasi ispettori di un mandante sconosciuto. Un passo avanti e ancora un altro fino a piangere, ridere o comunque qualunque cosa ci facesse sentire inutili e inconsapevoli.
Senza farci troppe domande, senza paragoni o ripensamenti. Come bambini ci siamo divertiti nelle curve finali e sono pronto a scommettere che bastino queste a far dimenticare ogni fatica.
E non un solo giorno andrà perduto.


 diario icona_01 il mio blog | http://rampegoni.wordpress.com
Un blog a quattro mani, ideato e sviluppato da Saverio D’Eredità e Carlo Piovan. Nato come costola dei siti web Rampegoni e Quartogrado si propone di raccogliere spunti, pensieri, riflessioni sul mondo verticale e non solo, ampliando lo sguardo oltre i meri dati tecnici per tornare al vissuto dell’alpinismo.
Redazione altitudini.it autore del post

Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

3 commento/i dai lettori

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  1. Mirella Tenderini il5 giugno 2016

    Apprezzo le vostre recensioni per l’attenzione che date non solo al contenuto ma anche alla struttura dei libri che prendete in considerazione. Complimenti! Vi seguo con attenzione. Mirella Tenderini – https://www.facebook.com/mirella.tenderini

  2. Mirella Tenderini il5 giugno 2016

    Saverio D’Eredità, ho letto le sue recensioni e sono rimasta colpita dalla sua scrittura e dalla profondità dei suoi commenti. Vorrei proporle di scrivere un libro per la collana “Oltre Confine” che curo per l’editore Alpine Studio di Lecco. Se le interessa mi raggiunga su tender@promo.it o su FB. Mirella Tenderini – https://www.facebook.com/mirella.tenderini

  3. LINA AMMAVUTA il20 settembre 2015

    C’è tutta l’emozione di una montagna che si staglia pura davanti agli occhi…

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