blogger contest
 foto di Ettore Ruggeri

foto di Ettore Ruggeri

STRACCIATELLA E NANGA PARBAT

testo di Sara Taiocchi (San Pellegrino Terme, BG)
…………………………………………………

Durante le vacanze, mi piace sedermi a leggere sulle panchine del viale nelle ultime ore del pomeriggio: c’è un bel chiacchiericcio e osservare le persone tra una pagina e l’altra è divertente.
E’ stato durante uno di questi appostamenti che un bambino con un gelato grosso quanto il suo viso, già sporco di qualche goccia sciolta di stracciatella, ha detto a quella che poteva essere sua nonna: “Voglio andare sul Nangiaparpad.” Il Nangiaparpad (Sì, Nanga-Parbat, ma la versione del bambino cinquenne mi piace) aveva conquistato anche la sua fantasia, come quella di moltissimi altri, anche più grandini rispetto al lui.

Dopo questa dichiarazione, non ho potuto fare a meno di chiedermi se io ci andrei sul Nangiaparpad e, ovviamente, la prima spontanea risposta sarebbe sicuramente . In realtà, però, io non ci posso andare su quella montagna, perché non ho la preparazione per farlo. Sarebbe come se, vedendo un intervento a cuore aperto andato a buon fine, decidessi di volerlo ripetere. Non sono un cardio-chirurgo e tanto meno un alpinista. Tuttavia, ho pensato che la stessa sospesa sensazione di avventura, l’ho provata tante volte nelle mie piccole ascese e in diversi casi è successo a pochi passi da casa, in luoghi che nemmeno pensavo esistessero. Come quando l’Ettore ci ha portati in Val Pagana a vedere quella frana paleolitica di dolomia, i fossili di bivalvi e, con gli occhi sgranati come quelli dei cinquenni, ci siamo messi a immaginare che cosa potesse succedere tanto tempo fa in quello stesso bosco incantato. Un mondo perduto in un tempo passato si presentava davanti ai nostri sguardi incantati, conducendoci a perlustrare, guardare, toccare i muschi, le cortecce umide degli alberi, le fessure profonde della roccia nuda e fredda, odorando i profumi di bosco, terra e cielo.

Guardando la stracciatella che colava su quel bambino sognatore, ho pensato che il mio vagabondare preferito accade quando succede qualcosa che proprio non posso prevedere, non importa dove. Quando invece di tirare dritta per completare le ripetute, guardando in giro mi accorgo di un sentiero mai visto prima e decido di percorrerlo, anche se la traccia è esile e sconosciuta. Quando mi alzo presto la mattina, per correre prima di andare al lavoro e gustare con una luce diversa i sentieri conosciuti da sempre. Quando decido di vivere d’adventura, di vivere semplicemente di ciò che accadrà.

………………………………………………………………………………………………………………………………

TaiocchiSarabc16_voltoSara Taiocchi | Bergamasca, bionda e iperattiva. Parlo le lingue, adoro mangiare e fare sport. Sono curiosa e quando scrivo ascolto sempre tutti i miei sensi, sia che si tratti di fiabe, sia di giornalismo sportivo o recensioni di materiali. Mi piace imparare e mi nutro di libri, persone felici e dolcetti.

Il mio blog | La Casa di Vetro è un posto tranquillo, dove sedersi per sentire raccontare storie fantastiche, immaginifiche, piene di profumi, suoni e ricordi. Nella biblioteca si trovano racconti ispirati a viaggi, passeggiate, luoghi sperduti sulle montagne o semplicemente inventati, scappati da un sogno. E’ un quaderno per imparare, esercitarmi e migliorarmi – http://lacasadivetro.blogspot.it

………………………………………………………………………………………………………………………………
SCOPRI GLI ALTRI BLOGGER     PREMI / GIURIA / ALBO D’ORO

Redazione altitudini.it autore del post

Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

Il post non ha ancora nessun commento. Scrivi tu per primo.

Lascia un commento