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Il passo Kongumaro La

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LADAKH, CONTEMPLAZIONE DEL SOGNO

testo e foto di Roberto Ciri (Cazzago San Martino, BS)
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Una tiepida brezza mi porta le note di uno xilofono mentre cammino per i mercatini di San Diego, perso fra i ricordi dei giorni trascorsi nei deserti dello Utah.

Con quel vento torna anche il desiderio di immergermi in mondi con orizzonti senza fine verso cui camminare e infiniti cieli azzurri con cui colorare i miei occhi, in cui ascoltare le parole del vento e della terra, nella contemplazione di un sogno di libertà…

Un anno dopo ricordo i pensieri di quel pomeriggio, mentre il piccolo aereo su cui mi trovo sfiora le pareti che chiudono la valle e si avvia ad atterrare a Leh, in Ladakh. Inizia così il mio vagabondaggio fra i deserti d’alta quota di questa terra bruciata dal sole, in quel che resta del Tibet. Giorni e giorni a camminare fra montagne brulle e altipiani desertici, fino ai 4700 m di quota di Nimaling, nella Markha Valley.

Una mattina, d’un tratto, decido che è ora di salire una cima innevata che presumo essere sui 5300 m. Risalgo un interminabile pendio morenico, i miei passi si fanno lenti, il fiato più corto e all’improvviso, come comandato da un interruttore che non ho spento io, mi fermo. Non lentamente, ma in modo istantaneo e mi appoggio ai bastoncini respirando a fondo. Ristabilisco il ritmo del respiro e l’interruttore si riaccende. Mi rendo conto di aver sbagliato la stima di distanze e quote: la cima sarà sui 5500. Capisco che è arrivato il momento di fermarsi e tornare indietro, forse non è ancora il momento di salire una cima himalayana. Stimo di essere a 5300 m, guardo la cima che non salirò, le pareti innevate, le cime e i ghiacciai che si aprono dinanzi a me e che si ergono sotto il cielo turchese del Ladakh. Guardo tutto questo, ringrazio Dio e le montagne per essere arrivato fin qui, costruisco un piccolo ometto di sassi e lo lascio lì, nel silenzio…

Tutto è calmo e quieto nella luce del tramonto, ma non l’animo, non lo è mai stato. Ancora una volta è la solitudine ad avvolgere tutto, a portarsi vie le parole, i ricordi, i sentimenti, il sorriso. Vago fra i ricordi di questa antica terra in cui ho viaggiato e contemplato un sogno racchiuso in un respiro. Ma è tempo di tornare e i colori già sbiadiscono alla luce di un nuovo giorno…

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Roberto Ciri_voltoRoberto Ciri | Appassionato di storia dell’alpinismo gestisco www.vienormali.it e www.3000dolomiti.it, dal 2012 collaboro con l’editore Idea Montagna con cui ho pubblicato diverse guide escursionistiche e alpinistiche. Dal 2014 sono Socio Accademico del GISM. Collaboro con diversi siti web per la scrittura di articoli su temi escursionistici e culturali legati alla montagna.

Il mio blog | VieNormali.it vuole essere un portale di riferimento per gli appassionati di montagna, escursionismo e alpinismo, in cui trovare informazioni dettagliate sulle vie normali di salita alle cime italiane ed estere dell’arco alpino, degli appennini e delle isole – www.vienormali.it

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