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L'inizio di un nuovo giorno dal rifugio Q. Sella

L’inizio di un nuovo giorno dal rifugio Q. Sella

Valerio Lisa foto
Libri, arte, cucina e soprattutto… Montagna! Queste sono le mie passioni, queste sono le cose che mi fanno respirare… questa sono io.
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VIAGGIO LEGGERA

di Lisa Valerio (Oderzo, TV)

Comincia con un refolo di idea. Gira, rigira, prude nel naso… ma poi magari da qualche parte finisce per attecchire.

E così, senza nemmeno accorgermene, cominciano a fremere gli scarponi – nascosto da qualche parte ci deve essere un gene nomade primordiale – e mi ritrovo già pianificare i miei passi lungo nuovi orizzonti. Poco importa che siano quelli dietro casa oppure in luoghi di cui si debba sillabare un po’ di volte il nome prima di cominciare a farci confidenza.

Per me l’inizio di un viaggio è anzitutto dare forma alle idee – che, se non si fa attenzione, tendono pure a moltiplicarsi in fretta – con una collezione di carte, guide, relazioni e liste su cui cominciare a tracciare dei progetti.

Per cercare di placare le mie ansie, prima di partire, sarei tentata di voler già fissare gli infiniti fregi di ciò che ancora non conosco come segni su pergamena, scolpire su pietra ogni possibile deviazione del labirinto di possibilità.

Ma, mentre i giorni sul calendario volano rapidi nelle luci della sera ed il momento della partenza si fa sempre più vicino, non mi resta che esorcizzare le paure prendendo contatto con ciò che sarà l’estensione delle mie certezze domestiche: lo zaino.

Lo svuoto, inventario, riempio, peso – e soppeso – con sempre maggior frequenza. Alla fine sarà il suo contenuto a definire la dimensione del mio andare: le inevitabili rinunce saranno la misura della mia esposizione verso l’ambiente esterno, ma anche la mia indipendenza.

Ma un viaggio è ancor più che semplice spostamento da A a B – ma non mi basterebbe un intero alfabeto – da pianificare millimetricamente e, ad un certo punto, arriva il momento di mettersi alla prova sul terreno.

E già lo so. Mi basta il primo passo per resettare tutto e cominciare a farmi guidare solo da muscoli, respiro e sguardo. A lasciare che sia il vento a trasportare il mio animo, mentre sogno e percezione si fondono e si incidono sotto pelle, così come gli elementi ne scolpiscono l’esterno. Far sì che l’occhio si faccia strumento di memoria ancor più della macchina fotografica e che l’istinto impari a guidare anche dove non è mai arrivato prima.

Semplicemente: a lasciarmi andare e vivere la mia avventura…


 diario icona_01 il mio blog | http://conlastregaly.blogspot.it
La Vita fa fare giri incredibili: a volte ci si perde, a volte ci si ritrova. Ma più spesso ti porta dove non avresti nemmeno mai immaginato di arrivare. E io ho scelto di percorrerla con ai piedi un bel paio di scarponi.

Redazione altitudini.it autore del post

Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

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