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Solo, in mezzo al nulla, in mezzo a tutto.

Solo, in mezzo al nulla, in mezzo a tutto.

UNA MONTAGNA DI LIBERTÀ

testo e foto di Jean Pierre Perrier (Arvier, AO)
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C’è troppo rumore qui, troppe persone, troppa tecnologia, troppe cose che vanno veloci, compreso il tempo, inesorabilmente veloce.
Ho bisogno di stare da solo, di liberarmi del superfluo, di andare in un posto in cui sia possibile stare tranquillo, ascoltare paradossalmente il silenzio.
Allora prendo lo zaino, uno di quegli zaini enormi che si vedono spesso sulle spalle di quei matti che viaggiano a piedi. Spolvero la tenda, finalmente si vede di nuovo il suo colore verde acceso. Parto. Mi basta un sentiero, non ho bisogno di altro. Inizio a salire, con l’erba alta che mi solletica le gambe, e i campanacci delle mucche al pascolo come unico suono che percepisco, in lontananza. Passo dopo passo, faticosamente, sono sempre più in alto, il mondo l’ho lasciato alle mie spalle, piccolo e lontano. Alzo la testa e una goccia di sudore mi cade sulla scarpa, metto a fuoco ciò che i miei occhi stanno vedendo, ed eccola lì, la cima.

Mancheranno un centinaio di passi, i più difficili perché il mio corpo è esausto e chiede pietà, ma la testa non cede, spinge le gambe per quegli ultimi metri e sì, arrivo. Non so esattamente quanto ci abbia messo, non so neanche bene come si chiami quella cima… La chiamo “montagna”, semplice e pura montagna. Sembra incredibile ma quassù, nel nulla più totale, c’è una musica. Una melodia suonata da un’aquila che plana su un pendio e fa volare la sua ombra sulle rocce, dai sassolini che si spostano al mio passaggio, dal vento che si infrange contro un muro di roccia. E quando questa musica cessa anche solo per un istante, si sente il silenzio, il vero, assordante silenzio. Sono stanchissimo, non riuscirei più a fare neanche un passo, ma dalla vita mi è sembrato di capire che la fatica nobiliti l’uomo, lo renda più forte, sia nel corpo che nell’anima, e non c’è niente di più bello che sdraiarmi per terra, distrutto dallo sforzo fatto per arrivare fin quassù. Questa notte dormirò qui, in mezzo al nulla, in questo buio illuminato solo dalle stelle e dalla luna, in compagnia dei brividi provocati dal freddo e assopiti dal calore del sacco a pelo.

E domani, quando sarò su un treno, veloce e rumoroso, circondato da persone al telefono, ascolterò la mia canzone preferita e ripenserò a oggi, al giorno in cui ho conosciuto la libertà, ho trovato me stesso, ho scoperto la vita.

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Jean Pierre_bc16_voltoJean Pierre Perrier | Ventitreenne appassionato di montagna, appena posso scelgo una cima e cerco di raggiungerla per sfidare me stesso, per trovare me stesso. La mia giornata ideale inizia la mattina presto su un sentiero, prosegue con un pranzo seduto a 3000 metri su una roccia e finisce su un’amaca con in mano un buon libro.

Il mio blog | Il mio blog si chiama “Live your present” ed è un invito a vivere a pieno la propria vita, ad essere sé stessi e seguire le proprie passioni. Scrivo di montagna, sport, libri e qualsiasi cosa mi venga in mente – http://liveyourpresent.com

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Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

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