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Sono impegnato nel promuovere un nuovo modo di vedere il canyoning, dove lo sviluppo delle attrezzature, l’affinamento delle tecniche e l’allenamento contribuiscono ad una performance sempre maggiore, dando luogo ad un canyoning diverso, un modo di scendere in forra molto più dinamico ed elegante.
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IL RESPIRO DELL’ACQUA

di Franco Longo (Trieste)

Impossibile capire chi è più folle, io, o gli altri.
Sono al limite della sanità mentale, come se fossi un miraggio, uno spettro, la speranza, ormai, ha ceduto il passo all’incertezza.

Ma come sono arrivato fin qui, forse affamato da un insano desiderio di scoprire, di esplorare, di comunicare, affinando una capacità nel portare avanti questa idea.
Ogni giorno la dico a tutti, alle aziende, alle istituzioni, ai costruttori di dighe, in ogni luogo, in osteria, in piazza, in rete, la sussurro, la urlo, la spiego con un microfono in mano, qualsiasi momento è buono per promuovere questa idea, questa novità, perchè niente è più ormai come prima.
Ma quando guardi troppo a lungo in fondo alla pozza, a venti metri sotto di te, lei comincia a guardare dentro di te, e allora la paura salta fuori ed inesorabilmente ti attanaglia il respiro bloccandoti gambe e mente.

Era da tempo che non si vedeva qualcosa del genere, da quando le scale lasciarono il posto alle corde nelle profondità degli abissi, da quando i chiodi lasciarono il posto ai trapani su pareti e falesie, ed ora il grande cambiamento è arrivato di nuovo. Corde e discensori hanno lasciato il posto a tuffi, a salti da decine di metri di altezza in pozze di acqua cristallina, profonde quel che basta. Volare letteralmente per un paio di secondi fra strette pareti incassate in fondo ad orridi e gole, dove il cielo, racchiuso da un perimetro roccioso, diventa un fazzoletto azzurro, fino a scomparire nella penombra.

Sono in Fogarè, dove il tuffo, simbolo del canyoning sportivo, avviene al buio, nell’oscurità custodita gelosamente dalla montagna, ed una volta arrivato in acqua ti fa rinascere, e mentre stai per riemergere lo senti tutto intorno a te, il respiro dell’acqua, lui, che scava profondamente, modella le montagne e scolpisce i versanti, lo senti fino a riemergere e respirare di nuovo l’aria che ti riempie i polmoni, cercando un lontano bagliore che ti indichi la via da seguire, poi la luce ritorna e sembra di rinascere una seconda volta, di ricominciare a vivere, via veloce, proseguendo nel grembo della montagna, dove il gesto sportivo acquista il suo vero significato, senza lasciar traccia del proprio passaggio.


 diario icona_01 il mio blog | http://canyoningalpigiulie.blogspot.it/2015/08/il-respiro-dellacqua.html

Canyoning Alpi Giulie raccoglie le informazioni dei nuovi torrenti esplorati , vuol essere un contenitore dove ogni dato, video, film o libro trova il suo posto, dando una visione d’insieme al torrentista che viene tra queste montagne e possa in un unico sguardo spaziare su una panoramica delle forre presenti.

Redazione altitudini.it autore del post

Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

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