blogger contest
Pensieri oltre le difficoltà. Vista verso Ombretta e Marmolada

Pensieri oltre le difficoltà. Vista verso Ombretta e Marmolada

Perini Andrea ritratto_02

Lavoro come fisioterapista a Mestre e dedico molto del tempo libero alla montagna; immagino e progetto le mie gite a tavolino e quando possibile passo all’azione: da facili gite in giornata a percorsi di più giorni, da tranquille passeggiate a più impegnative vie normali, sia in estate che in inverno.

SCOPRI GLI ALTRI BLOGGER

PENSIERI OLTRE LE DIFFICOLTA’

di Andrea Perini (Mestre, VE)

L’avventura non è solo qualcosa di audace e pericoloso, ma talvolta è il coraggio e la forza di fronteggiare le avversità che la vita ci pone di fronte. Così il viaggio fisico per una meta ignota diventa un viaggio mentale per ritrovare se stessi: con questi sentimenti decido di cercare sulla cartina una gita che per quanto facile rappresenta una sfida, vista la malattia con cui convivo da un po’ di mesi: mi incuriosisce un cima appartata e insignificante di cui non trovo alcuna notizia o relazione, il Monte Pezza (2408 m).

All’alba parto da Sottoguda e seguo la mulattiera cercando un passo regolare: la testa svuotata e le ossa indolenzite, mentre l’odore umido di sottobosco e il profumo della legna tagliata mi accompagnano fino ai fienili di Franzei.

La fatica già si fa sentire, ma la vista si apre e tornano alla mente le gite spensierate di bambino quando curiosità e stupore non facevano sentire stanchezza. Sostenuto da questi pensieri mi rimetto in marcia verso forcella Pianezze da dove comincia la parte ignota della gita: si segue prima il sentiero per poi abbandonarlo alla base della cima.

Sono poche centinaia di metri da salire, ma la cima appare così imponente: raccolgo dentro di me la sfida di arrivare nonostante tutto su quella cima per dimostrare che ancora non mi arrendo.

Incomincia la salita per ripide zolle bagnate dall’umidità con quel senso di dubbio e incertezza di quando non si ha una guida o una traccia e con quel lieve brivido di quando si affronta un percorso ignoto. Procedo assecondando le pendenze del terreno e sperando di intuire la direzione giusta: dopo alcune correzioni di marcia arrivo su un’ampia verde forcella; da qui risalgo la cresta terminale con ultimo sforzo mentre l’aria fresca rigenera e sembra spazzare via i brutti pensieri.

Sfinito metto piede sulla cima dove trovo ad accogliermi un ometto diroccato che provvedo a ricostruire: non so se sia più grande la gioia di essere riuscito ad arrivare quassù o il paesaggio fenomenale nonostante la foschia; le tensioni si dissolvono e l’animo si rasserena.

Mi concedo una meritata pausa mentre la vista di queste mie montagne rappresenta nutrimento per affrontare il resto delle terapie e infine saluto questi luoghi con la convinzione che ancora una volta potrò tornare e sapranno darmi sostegno.

Così la montagna insegna a superare salite e difficoltà in una continua avventura attraverso la vita.


 diario icona_01 il mio blog | http://old.altitudini.it

Collaboro da poco con altitudini.it e scrivo per condividere le mie esperienze: il blog parla di montagna in ogni sua manifestazione ed espressione, permettendo ai lettori di alimentare nuovi progetti, stimolare nuove riflessioni e acquisire nuove prospettive.

Redazione altitudini.it autore del post

Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

13 commento/i dai lettori

Partecipa alla discussione
  1. stedrsvenezia il5 marzo 2016

    Ultimamente le Montagne non le conosco più … Eppure le ho frequentate con assiduità quasi maniacale per anni. Adesso non più, e non so neanche bene perchè … Forse perchè temo di non saperne più reggere la fatica e le sfide ? Non lo so. C’è un’altra cosa che però voglio dirti: da quando leggo quel che scrivi sul web sapendo le tue vicende, la Montagna con le sue bellezze indicibili e le sue austerità da affrontare coincidono, che ti piaccia o no, quasi sempre con te. Non c’è volta che riandando col pensiero alle Montagne non rispunti tu da dietro a una foto, da un accenno di sentiero o di itinerario. La Montagna sta tornando ad essere una sfida per tanti motivi, è come se si stesse ricaricando per incontrarmi di nuovo per svelarmi di nuovo le sue arcane intimità … Ti stimo, perchè osi mettere sempre i piedi uno dopo l’altro nonostante tutto. Considero la tua una provocazione che prima o poi dovrò accettare. Ciao.

    • Andrea Perini
      Andrea Perini il5 marzo 2016

      Quanto scrivi mi fa indubbiamente piacere, grazie. Vorrei tentare di aggiungere un pensiero. Tanti possono essere i motivi che ci spingono ad andare in montagna e altrettante le ragioni che ce ne tengono lontano … anche il mio rapporto non è sempre al massimo e ogni tanto la voglia e il desiderio di salire ai monti sembrano vacillare (e questa cosa mi fa stare male): mi piace pensare che, come il rapporto tra due amanti, anche quello con la montagna subisca degli alti e bassi, a momenti di forte passione si intervallano momenti di svogliatezza perché non sempre ci sentiamo appagati; forse anche questo rapporto va in qualche modo “coltivato” pensando – al di là di fatica, sfida, difficoltà, prestazione – cosa veramente ci piace, o ci piaceva, e ricominciare da questo piccolo seme per ritrovare la genuinità dell’andare per monti, instaurare nuovamente quella intimità e quel patos che poi di permette di vivere i monti nel modo più pieno possibile.

    • LUCIANO il5 marzo 2016

      Nostalgia di sole e di aria tersa, nostalgia di verde, di boschi e prati tempestati da multicolori fiori di montagna che contrastano in lontananza con le cime immacolate. attento che hai gia’ una certa eta’ . fatti accompagnare da ANDREA.

      • stedrsvenezia il8 marzo 2016

        Credo che ciascuno debba accompagnare se stesso in tanti posti della vita … Credo anche che la Montagna, anzi, la Natura siano una sfida delle sfide che c’induce a sfidare noi stessi. E’ un gioco di parole sì, ma anche una convinzione … Una vita senza sfide e novità è piatta e ripetitiva, gira come a vuoto su se stessa, anche se possediamo tutto … anche la Salute. La Natura e quindi la Montagna, sono, invece, sempre il contrario: sorpresa e nuova freschezza, apertura faticosa su quell’aspetto dell’esserci che quotidianamente ci sfugge, soprattutto quando stiamo bene e abbiamo le nostre certezze che ci bastano. Andar per Monti, caro Luciano … con o senza Andrea … è anche aver il coraggio di guardare oltre i nostri limiti, anche quelli imposti dal nostro corpo con le sue avarie e i suoi sofisticati ingrippi … Ho vagato a lungo per Montagne per anni … Sapere che qualcuno continua a farlo in un certo senso mi rappresenta e mi porta con se … in qualunque modo o con qualunque spirito o stato d’animo ci vada. Mi ha fatto piacere oggi averti rivisto Andrea dentro all’altra Montagna quotidiana da scalare che è il l Poly … Ho aperto una porta, e … Zip ! Eri lì davanti … Montagna e Poly si sono fusi insieme per un attimo … è la conferma che quella direzione che ogni tanto rincorri con passione è quella giusta dove è nascosto il segreto del vivere … e non servono sempre i piedi per andarci. Ciao … scusa le chiacchiere, torno a seguirti silenzioso.

  2. Sergio Pirona il11 gennaio 2016

    Se pensavo di conoscerti oggi ne ho avuta la conferma, leggendoti tra le righe, rivedo l’espressione pulita ancora del fanciullo che ancora è in te sognante ma con i piedi ben piantati in terra. Leggo di questa malattia che ti ha colpito non ne conosco la gravità ma per esperienza passata e per la quotidianità mi concederai di darti un consiglio lotta , lotta anche contro il parere del medico perchè devi sapere che lottando puoi anche vincere ma chi non lotta la partita l’ha già perduta. Quando i tuoi impegni te lo concederanno passa trovarmi sarà un grande piacere per me e scusami per il ritardo con cui ti rispondo che poi ti spiegherò. Ciao.

    • Andrea Perini
      Andrea Perini il11 gennaio 2016

      Grazie Sergio, sono davvero contento tu abbia letto questo pezzo. Ci vedremo senz’altro presto e ce la racconteremo. Ciao.

  3. Andrea Perini
    Andrea Perini il28 settembre 2015

    Colgo l’occasione per ringraziare quanti hanno saputo aiutarmi, incoraggiarmi e sostenermi attraverso questa esperienza, magari solo con un gesto, una parola o una pacca sulla spalla. È davvero difficile descrivere con poche parole la densità che ho sperimentato durante questo periodo. Il percorso non è stato privo di difficoltà e non è stato facile far fronte ai malesseri fisici ed emotivi; non sono mancate le salite che tolgono il fiato, le difficoltà che suggeriscono la resa, i temporali quando meno te lo aspetti, la meta che sembra non arrivare mai. Ma nonostante tutto volevo testimoniare che “SI PUÒ FARE”, si può ancora vivere una vita “normale” durante e dopo la malattia: ci vuole coraggio, fiducia e costanza, avere la forza di non mollare mai anche quando ci smarriamo completamenti avvolti nella nebbia, bisogna mantenere la rotta e andare avanti sopportando la fatica, per riuscire ad oltrepassare le nuvole e vedere ancora il sole alto nel cielo.

  4. matteo r il6 luglio 2015

    La montagna insegna si……

  5. luciano cipolato il30 giugno 2015

    La determinazione dice: “Voglio”. L’uomo dice, “Io scalerò questa montagna. Mi hanno detto che è troppo alta, troppo distante, troppo ripida, troppo rocciosa e troppo difficile. Ma è la mia montagna. Io la scalerò

  6. luciano il30 giugno 2015

    luciano qualcosa ci accomuna anche se la tua convalescenzasarà più rapida della mia::Goethe ha detto: “I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi” … Senza coraggio non si può sperare di vincere le tendenze negative che si creano in queste situazioni un abbraccio

  7. MATTEO il29 giugno 2015

    Una sfida continua, la voglia di affrontarla sempre per giungere all’obiettivo…la tenacia che ti contraddistingue ti farà superare anche la sfida più difficile. La Montagna è tua.

  8. Alessandro Cavalieri il28 giugno 2015

    Si vive sempre per qualcosa o qualcuno. La vita non è nostra. Da questo racconto il senso di una lotta per la vita nelle piccole cose, nelle piccole avversità da superare. Di ciò la montagna è simbolo e metafora, e le parole di Andrea lo mostrano. Andare avanti.

  9. cipola il27 giugno 2015

    Vincerai anche questa sfida perché sei tenace, forte e .. dolomitico, come le montagne che tanto ami!

Rispondi a Andrea Perini Annulla risposta