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Alta Via 2 delle Dolomiti

Alta Via 2 delle Dolomiti

VAGABONDANDO ALLA RICERCA DI UNA META SPIRITUALE:
ALTA VIA 2 DELLE DOLOMITI

testo e foto di Andrea Pellegrini (Rovereto sul Secchia, MO)
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Una serie di eventi e circostanze inaspettati (e, a dirla tutta, alquanto spiacevoli) mi depositano a pochi giorni dalle ferie senza mete e senza compagni.
Dal cassetto-“cappello” della “To Do List” tiro così fuori il “coniglio” dell’Alta Via 2 delle Dolomiti: quella più lunga, ma anche quella che inizia da e finisce a una stazione dei treni.

Da solo col mio zainone (13 kg?), equipaggiato del necessario per dormire all’addiaccio (siccome rifugi non ne ho prenotati, ma almeno un tetto sulla testa me l’han sempre dato), cibo, bere e vestiti: già perché partenza e arrivo li conosco, ma nel durante non so dove mi fermerò.
Circa 180 km e 12.000 m D+ e D-, in 7 gg, i temporali pomeridiani, gli inconvenienti, gli scarponi che a un terzo iniziano a cedere, la stanchezza, le vesciche, le irritazioni, le scottature, il naso “debole”: ogni giorno ho camminato il più possibile per arrivare il più in lontano possibile. E alla fine in 54 h spalmate in 6 gg ce l’ho fatta: da solo, senza l’ausilio di mezzi meccanici, tutto “only by fair means” dal centro di Bressanone al centro di Feltre.

Una quantità sterminata di vallate risalite e scese, di passi e forcelle che mi regalavano nuovi paesaggi ogni volta che ne raggiungevo una. Le montagne, le Dolomiti, attraversate, esplorate in rigoroso, rispettoso e meditativo silenzio. Dentro di loro e dentro di me, “inside me, inside you”, con il fermo obiettivo di fare fatica, e tanta, per non pensare: mettere un piede davanti all’altro, non scivolare sulle rocce o giù dai ripidi e scoscesi versanti erbosi, questo deve essere il mio unico pensiero.
Tabula rasa del resto.

Ma si sa che la mente difficilmente non pensa: seppur senza nessuna aspettativa su un risultato “spirituale” di questo mio viaggiare in posti stupendi, nel contempo vagabondavo nel mio animo alla ricerca di una meta non ben precisata. Quel che viene viene: e qualcosa è venuto. Ho capito? Ho risolto? Beh, di certo ho maturato.
Plose, Odle, Puez, Cir, Sella, Marmolada, Pale di San Martino, Dolomiti Feltrine, a farmi compagnia durante il giorno. Le chiacchiere con altri trekker e un po’ di musica a farmi compagnia la sera in rifugio. Il corpo e la mente a permettermi questo viaggione.

Questo è un riassunto “morale” della MIA Alta Via, a questo link (e seguendo i suoi figli) trovate approfondimenti più tecnici o semplicemente… più ricchi.

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Pellegrini Andrea bc16_VoltoAndrea Pellegrini | Mi chiamo Andrea, abito al centro della pianura padana. Nel 2008 entro in contatto con l’alta quota e da quel momento mi appassiono a tutto ciò che riguarda la montagna: un mondo che amo, che cerco appena posso, che sogno in ogni momento, che vivo in ogni suo angolo e sfumatura.

Il mio blog | A fine 2011 apro il mio blog personale. Diario personale, mezzo per diffondere il rispetto per la natura, per trasmettere l’amore per la montagna, bar virtuale per condividere con gli amici le avventure passate.  – http://andreaintrip.blogspot.it

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Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

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