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Un compagno di gita nella risalita del canale

Un compagno di gita nella risalita del canale

Albicini Alessandro fotoRacconti soggettivi di salite, gite e uscite di gruppo. Relazioni tecniche dell’esperienza del nostro sentire, della fatica e delle emozioni più che della via, delle cenge erbose, le facili roccette e le oggettive difficoltà. Foto, che niente hanno di oggettivo, ma catturano il punto di vista di chi le scatta.
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BRECHE VICTOR CHAUD (3142 M), COULOIR PÉLAS VERNEY 

di Alessandro Albicini (Genova)

Questa volta ci dirigiamo negli Ecrins. Siamo già stati in zona per la più famosa Barre, per scalare sul calcare di Briançon, ma mai per sciare; qualche foto sul web ci fa scoprire questo splendido canale e ci convince subito ad andare a vedere com’è.

Partiamo da Genova venerdì nel primo pomeriggio e piazziamo una tenda alla partenza del sentiero in direzione rifugio Pelvoux. Aperitivo e cena accanto al fuoco e la serata passa nel migliore dei modi. Il giorno dopo alle 5 siamo già in cammino nel bosco, il sentiero sale poco e si inoltra in un ampio vallone, per ora non c’è traccia di neve e ironizziamo divertiti sul nostro essere pesantemente fuoriluogo.

Dopo 2 ore inizia la neve, siamo all’inizio del conoide, vista la buona portanza e la pendenza calziamo direttamente i ramponi, oggi le pelli le abbiam portate a spasso nello zaino.

Dritto davanti a noi, 850 metri più duecento di conoide, si intravede il canale ma si perde subito tra le alte pareti che lo sovrastano.

Saliamo rapidamente il conoide e la prima metà di canale su neve dura. La “linea” si svela pian piano mostrando tratti più ampi che dalle foto non sembravano possibili.

Nella seconda metà la neve diventa sfondosa e l’ambiente mostra un aspetto decisamente invernale, la progressione rallenta ma raggiungiamo la rigola finale, ripida stretta e suggestiva proprio come era sembrato nelle foto online, alle 10.30 siamo alla breche; dove arriva anche un poco di sole.

Pausa ricreativa e ragioniamo un po’ sulla discesa, il primo pezzo non è sciabile, così attrezziamo 2 doppie sci ai piedi per scendere fino a dove il canale è largo abbastanza da accogliere gli sci di traverso, la neve è ottima e permette di azzardare qualche curva un po’ aerea, ma spesso si impatta su rocce nascoste dalla neve riportata.

Usciti dalla rigola il canale si allarga e concede curve ben più ampie, prima su neve fresca morbida, scendendo più compatta ma sempre con ottimo grip. Il canale sembra non finire mai, uno spettacolo! Sbuchiamo infine al sole sul conoide su neve ormai cotta dal sole e ci lasciamo andare in curvoni fino al fiume.

Dieci minuti di relax e riprendiamo il sentiero percorso al mattino, in veste totalmente estiva fino ad Ailefroide; saliamo in macchina verso una meritata birra con crepes a Vallouise.


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Incontrarsi in riva al mare, all’ora che la gente ancora non dorme, riempire la macchina e muoversi verso le montagne. Un gruppo di genovesi che, in ogni stagione, cerca di ritagliare tempo all’agire quotidiano per portare in quota la voglia di salire, faticare, conoscersi.

Redazione altitudini.it autore del post

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