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SUL FILO DEL RICORDO

testo e foto di Alessandra Grizi (Moie, AN)
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Vista dalla barca che ci rapisce dal sogno per traghettarci verso la realtà, la costa baunese sembra un’astrusa bizzarria della natura.

Cenge ricamano bastioni di roccia che svettano tra boschi fitti e aspri. Scogli spuntano ispidi dal pelo dell’acqua e si arrampicano fino a stagliarsi in creste riarse da sole e salsedine sulle quali, ostinata, cresce a sprazzi una vegetazione ribelle.
Gli odori ammaliano sensi e risvegliano istinti.
Una frana, impietosa, squarcia il bosco di Oronnoro, poi di nuovo vegetazione e rocce.

Dal mare si intuiscono appena gli insidiosi canaloni – sentieri talora appena tracciati, altri forgiati in terrapieni sostenuti da muretti a secco che raccontano storie di antichi carbonai, e del loro tentativo di domare la natura – che collegano lembi di falesie calcaree.

Dentro la montagna si celano grotte, dal bosco si affacciano archi di pietra erosi dal tempo incorniciati in voluttuosi tronchi di ginepro.
La bianca placca rocciosa che sembra scivolare giù dal bosco anticipa la maestosa Aguglia di Goloritzè, che rimanda il ricordo alla veglia solenne su di noi, in una notte di stelle e zanzare.

La cima del torrione verticale indica Punta Salinas. È l’ultimo tratto del nostro cammino che riusciamo a ricostruire a ritroso dal mare, prima che il ricordo si perda tra rocce affilate e conche carsiche. Superato Capo Montesanto appare il monolite roccioso di Pedralonga, a ricordarci chi erano quelle sei persone che, pronte a sfidare i propri limiti, muovevano i primi passi verso il blu più selvaggio.

Lo sguardo indugia tra guglie, corbezzoli e carrubi senza riconoscere le tracce del nostro primo passaggio. Gli occhi mi bruciano, mi volto verso il mare e incrocio lo sguardo appagato di Maurizio. I suoi occhi sono fieri e ricolmi di bellezza. Non credo siano molto diversi dai miei di ora, perché se mi ci specchio dentro vedo la mia anima.

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foto alessandragrizi_bc16_voltoAlessandra Grizi | Maestra di scuola primaria: ai miei alunni insegno materie scientifiche, da loro imparo a mantenere lo sguardo curioso sul mondo e ad accettare le sfide, atteggiamento che mi ha portato a scoprire la montagna, ed il gusto di perdersi per ritrovarsi.

Il mio blog | Non ho un blog; solo un profilo Facebook – http://www.facebook.com/alessandra.grizi

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Red. ≈altitudini.it | La redazione di altitudini.it racconta e discute di montagna e alpinismo.

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